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BORGO ZELATA

San Valentino, Pavia e i suoi romantici Mini Borghi dove scattare selfie d’Amore

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Non è necessario andare lontano per trascorrere un weekend in due

 

Pavia e i suoi romantici  mini-borghi (Borgo Ticino e Borgo Zelata) offrono tutto quello che serve davvero, niente effetti speciali e tanta sostanza, per trascorrere un meraviglioso San Valentino: un’atmosfera intima e tranquillità impagabili, per riuscire ad “ascoltarsi” guardandosi negli occhi. 

PAVIA ROMANTICA in 3 tappe

<< Lungo le stradine si affacciano piccoli locali e caffetterie che diffondono il profumo di caffè e dolci sfornati di buon mattino. Difficile resistere alla tentazione di entrare e sedersi a un tavolino per scaldarsi, scambiare due chiacchiere e pianificare il week end senza fretta>>

Città a misura d’uomo, attraversata da vicoli e scorci in cui perdersi a passo cadenzato, Pavia si conferma meta ideale per staccare la spina e lasciarsi sorprendere da suggestioni e atmosfere che rallentano il tempo e invitano alla sosta in due, durante il tuo weekend di San Valentino.

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Il centro di Pavia

Il centro di Pavia disvela il suo volto medievale con le numerose chiese in stile romanico e i torrioni in mattoni rossi, che l’anno resa famosa come “città dalle 100 torri”
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La torre dell’orologio

Nella zona dell’Università trovi alcune delle torri rimaste a celebrare il passato: in Piazza Leonardo da Vinci si erge la caratteristica Torre dell'orologio, che raggiunge 40 metri di altezza.
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Il ponte coperto

Il meraviglioso ponte coperto, che si allunga sul placido Ticino con le sue cinque arcate collegando Pavia a Borgo Ticino, è uno dei luoghi più romantici di Pavia. Fermati ad ascoltare il lento scorrere del fiume e scatta un romantico selfie.

Il FASCINO BOHÉMIEN di BORGO TICINO

Borgo Ticino è un pittoresco quartiere di Pavia, un tempo abitato da pescatori, barcaioli e lavandaie: la statua di bronzo che puoi vedere proprio all’imbocco di Via Milazzo, ne rievoca la secolare attività in questo tratto di fiume. Percorrendo la caratteristica strada che lo costeggia, troverai trattorie, osterie e abitazioni multicolori dall’irresistibile fascino bohémien, dove scattare artistiche foto ricordo.

BORGO ZELATA, L’ATMOSFERA DI UN CAMINETTO ACCESO

<< In casa il fuoco del camino, nelle osterie un bicchiere di vino in compagnia, fuori il silenzio della campagna e dei boschi>>

Ecco un altro borgo non lontano da Pavia, immerso nel parco del Ticino, a due passi dal ponte di Barche di Bereguardo. Se ami la natura e cerchi una meta nuova per sorprendere il tuo partner, Borgo Zelata gode di una posizione straordinaria vicino al fiume Ticino, tra bosco e campagna. Questo mini-borgo, coccolato dai silenzi della natura, è il posto giusto per prenderti una pausa, coltivare ispirazioni e passioni.

DOVE MANGIARE A BORGO ZELATA

Il piccolo e antico centro abitato offre accoglienti Ristoranti con cucina sia locale (Osteria Zelata, Trattoria Ticino, Ristoro di Cascine Orsine) che toscana (Ristorante DallaLalla proprio all’interno della corte rurale di Borgo Zelata) che regalano un’atmosfera di intimità impagabile.

DOVE DORMIRE A BORGO ZELATA

Un nido per due? Prenota una “casa vacanza d’atmosfera” con camino. Leggio le recensioni di chi ci è già stato: “Zelata è un borgo incredibilmente grazioso. L'appartamento è molto grande, completo e arredato con gusto. Decisamente molto accogliente e comodo. Un peccato trascorrere lì solo una notte!!”, “Sarà complicato tornare alla realtà quotidiana”, “Da vedere, ci andrò ancora”.

Silvia Faccio

Dogui Day, Bereguardo, Zelata

Fausto Terenzi ricorda l’amico Dogui a Bereguardo

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Il 28 ottobre hanno partecipato in tanti al <<Dogui Day>> di Bereguardo, a pochi minuti di distanza da Borgo Zelata, il piccolo borgo del Parco del Ticino, che Guido Nicheli amava profondamente e che scelse come propria dimora dal 1983 al 2007, anno della sua scomparsa.

Tra i tanti amici presenti nella sala Capriata del Castello di Bereguardo per la presentazione del libro “See you Later, una vita da Cumenda” di Sandro Paté (Sagoma Editore), era con noi anche un grande conduttore e autore radiofonico, Fausto Terenzi, una delle voci storiche delle radio private italiane, che tra gli anni 80′ e 90′ raggiunse la popolarità grazie al seguitissimo programma <<Fausto Terenzi Show>> su Radio Milano International (fondata nel 1974 dal pavese Angelo Borra, poi diventata Radio 101), con Paolo Dini, Giorgio Porcaro e il mitico Dogui.

Fausto Terenzi, Borgo Zelata

Fausto Terenzi (al centro) con Angelo Borra e Claudio Cecchetto

Fausto Terenzi nel suo toccante intervento ha ricordato lo spessore del professionista, l’amico e l’indole originale, unica e autentica della persona: <<È stato un grande il Dogui, ha sempre portato sul set se stesso. Ed è stato per me anche un grande amico>>.

Il conduttore radiofonico  aveva raccontato e ricordato Guido Nicheli con profondo affetto anche negli studi di Radio VaredoWeb  in un frame di pochi minuti all’interno di questa intervista con Giorgio Marelli (regia Jerry Colella) nel programma il Gatto e la Volpe (puntata di mercoledì 24 ottobre).

 

Silvia Faccio

Guido Nicheli, Borgo Zelata, Dogui

Borgo Zelata ricorda Guido Nicheli, detto il Dogui, a Bereguardo

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<<Guido Nicheli è stato uno dei nostri ospiti più illustri e ancor di più un insostituibile amico>>. Così lo ricorda Lorenzo Caramelli di Clavesana, titolare di Borgo Zelata, dove l’amato caratterista trovò casa (tra il 1983 e il 2007), dove per sua volontà riposa presso il piccolo cimitero e dove molti ancora oggi raccontano di quando lo incontravano per le vie del borgo …

Mentre le sue frequentazioni milanesi nei locali come il Derby sono note, non tutti sanno che il Dogui amava molto frequentare i piccoli centri del pavese, soprattutto dal 1990 in poi. Era facile incrociarlo non solo alla Zelata, ma anche in centro a Binasco a bordo del suo splendido Maggiolone, nei dintorni di Dorno durante le sue lunghe passeggiate in bicicletta oppure nei locali più in voga della zona, come le Rotonde di Garlasco, mitica discoteca negli anni Novanta.

Borgo Zelata, Dogui, Guido NicheliCi piace pensare che la predilezione per questi piccoli centri lambiti da campi agricoli e boschi si accordasse bene con la sua filosofia di vita del “viaggiare sempre a testa libera”, “padroni del proprio tempo”, a proposito della quale lo stesso Nicheli raccontò in un’intervista rilasciata nel 2006 ad Alessandro dell’Orto di Libero.

A 11 anni di distanza dalla sua scomparsa (avvenuta il 28 ottobre 2007), Zelata Verde e Borgo Zelata vogliono ricordare il “Dogui” e le sue “pillole di saggezza” attraverso la presentazione della biografia << See you later. Guido Nicheli, una vita da cumenda>>, di Sandro Paté, Sagoma Comedy Editore.

QUANDO – domenica 28 ottobre, ore 18.00
DOVE – Sala Capriata, castello di Bereguardo

🍹🍸🥂 Seguirà aperitivo 🥂🍾🍹🍸 Taaac

– La presentazione del libro è promossa da Zelata Verde con la collaborazione di Borgo Zelata –

Borgo Zelata, Guido Nicheli, Dogui

Borgo Zelata

Borgo Zelata ricorda Antonia Pozzi con una mostra a Palazzo Cavagna Sangiuliani. Le foto dell’evento

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L’evento “con gli occhi di Antonia” è stata l’occasione per rivedervi, trascorrere insieme una gradevole serata e respirare atmosfere che per la poetessa furono di grande ispirazione, quelle della tenuta dei nonni materni (dove è cresciuta la mamma Lina e dove è vissuta l’amata nonna) e quelle della Zelata, luogo di grande rilievo affettivo per la poetessa. Fu questo piccolo e antico borgo rurale (insieme a Pasturo) a ispirarle sin da bambina la passione per la campagna e per la terra.

A distanza di tempo, i suoi affettuosi scatti paiono un accorato invito a dare valore alle cose più umili e fragili, a godere appieno di meravigliose giornate di sole e a proteggere l’identità di luoghi autentici come la Zelata, dove è ancora possibile prendersi una pausa, disconnettersi, coltivare passioni e ispirazioni.

Le foto dell’evento svoltosi a Palazzo Cavagna Sangiuliani, location eventi aziendali e culturali

 

Ciclostorica Ducale 2018: Borgo Zelata è punto sosta | Le foto e il video dell’evento

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La terza edizione de La Ducale, la ciclostorica con bici d’epoca che si snoda sulle strade del Parco del Ticino, ha riscosso un ottimo successo di pubblico.
Ecco il video ufficiale dell’evento (postato sul sito https://www.laducaleciclostorica.com) e le foto scattate da noi a Borgo Zelata, quest’anno per la prima volta punto sosta di questa meravigliosa rievocazione del ciclismo dei decenni passati.

Ringraziamo gli organizzatori per averci coinvolto in questa divertente avventura!

Alla Zelata, “Con gli occhi di Antonia”, Mostra di fotografie di Antonia Pozzi

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Lo sguardo di Antonia Pozzi sul mondo rurale attraverso la fotografia

getta luce su un sogno a lungo accarezzato di quiete e serenità,

 che diverge radicalmente da quanto la poetessa descrive nei suoi componimenti

 

I piccoli borghi, la campagna del mondo contadino e i boschi aiutano a disconnettersi, a stemperare ansie, a ritrovare pace. Sarà per questo che da sempre tra mondo rurale e letterario/poetico si intrecciano profonde relazioni da cui prendono forma componimenti memorabili, dalle Bucoliche di Virgilio ai più recenti e contemporanei versi di Franco Arminio, quelli di “Cedi la strada agli alberi”, fino alle poesie di una delle voci più intense ed inquiete della cultura italiana del Novecento, quella di Antonia Pozzi.

Antonia Pozzi a Borgo Zelata    

Tutti conoscono le passioni e i patimenti raccontati dalla poetessa lombarda nei suoi versi. Meno note sono invece le sue fotografie poetiche, divenute strumento di narrazione, irrinunciabile tanto quanto la parola scritta. Mentre però quest’ultima rivela un’introspezione sofferta e tormentata, gli scatti di Antonia fanno piena luce sulle sue umane ambizioni, rivelando il sogno a lungo accarezzato di un’esistenza pacifica e serena. Come spiega Giovanna Calvenzi, con Ludovica Pellegatta curatrice della mostra “Sopra il nudo cuore. Fotografie e film di Antonia Pozzi”, allestita nel 2015 allo Spazio Oberdan di Milano,

<<    Le sue poesie e le sue fotografie raccontano due storie diverse. In generale si crede che in qualche modo la fotografia possa essere una sorta di “autoritratto obliquo”. Le poesie di Antonia Pozzi raccontano inquietudini, dolori, ripensamenti, strazio. Le sue fotografie, sono una ricerca di quiete, il racconto di una serenità che diverge radicalmente da quanto scrive  >>

E se la fotografia è “specchio dell’anima” (così è definita da Antonia Pozzi), gli scatti che meglio riflettono la sua aspirazione alla pace interiore e a una vita essenziale sono quelli che contemplano la periferia milanese delle fabbriche e la quotidianità umile del mondo contadino. In particolare, le montagne della Valsassina con Pasturo e la pianura lombarda con la Zelata di Bereguardo paiono ai suoi occhi luoghi eletti dell’anima, in cui il contatto profondo con la natura  sembra poterle offrirle l’occasione di raggiungere l’agognato traguardo di quella pace tanto ambita.

La Zelata è luogo di grande rilievo affettivo per la poetessa.  Proprio qui, nella tenuta dei nonni materni, dove è cresciuta la mamma
Lina e dove è vissuta l’amata nonna Nena, la Pozzi trascorse molte estati e coltivò la passione per la campagna e per la terra, già da bambina.  
 

 

 

Antonia Pozzi, Borgo Zelata

Zelata, 1938

 

                 Con l’obiettivo di offrire un ritratto completo della figura di Antonia Pozzi, in occasione dell’80° anniversario della sua morte (avvenuta nel 1938), l’Associazione Zelata Verde vuole ricordare la poetessa con una mostra dedicata alle foto delle periferie milanesi e a quelle del mondo rurale lombardo. L’evento si terrà sabato 19 maggio 2018 alla Zelata di Bereguardo, all’interno di Palazzo Cavagna Sangiuliani, dimora del nonno della poetessa, Conte Antonio Cavagna Sangiuliani (oggi location per mostre ed eventi culturali). Le stanze all’interno del Palazzo della Zelata, che nel 2014 hanno fatto da location per le riprese di alcune scene del film-documentario “Il Cielo in me” dedicato alla vita di Antonia Pozzi, custodiscono ancora fotografie che ritraggono la nostra poetessa felice vicino al Ticino.  

 

 

La mostra, curata da Filippo Bianchi e Ludovica Pellegatta, è promossa da Zelata Verde con la collaborazione di Borgo Zelata e Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti” e con il Patrocinio morale di Provincia di Pavia, Comune di Bereguardo e Comune di Pasturo. Seguirà rinfresco e accompagnamento musicale. Bevenuti.

Silvia Faccio, responsabile progetto e promozione Borgo Zelata

Ciclostorica Ducale Zelata

Ciclostorica Ducale 2018, torna la lealtà e la classe della Pedalata Vintage

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Rispolverate la vostra Bianchi-Eroica, preparate occhialini Old Style da aviatore, borracce retrò e salite in sella per dare inizio agli allenamenti.

Dopo il felice esordio del 2016, per tutti gli appassionati di ciclismo vintage è in partenza la terza edizione de La Ducale, la ciclostorica con bici d’epoca che si snoda sulle strade del Parco del Ticino, con partenza e arrivo nella scenografica Piazza Ducale di Vigevano. L’appuntamento per immedesimarsi nei campioni del passato e sentirsi per un giorno novelli Bartali (o Coppi) è previsto per il 13 maggio.

 

 

<<La Ducale, come tutte le cicloturistiche d’epoca, è una rievocazione del ciclismo di decenni passati, quando le corse in bicicletta su strada rappresentavano attraverso le immagini dei loro protagonisti, i valori che hanno appassionato generazioni di ammiratori, ed era contemporaneamente simbolo di competizione e amicizia agonismo e lealtà, sfida e affiatamento>>

 

Ciclostorica Ducale, Borgo Zelata, Vigevano

Occhio al Regolamento Alla ciclostorica si possono iscrivere ciclisti <<con abbigliamento d’epoca o di ispirazione vintage>> in possesso di <<biciclette d’epoca o di ispirazione storica, su bici Eroiche o bici in stile Vintage. Come recita il regolamento, <<per bici storiche (ovvero Biciclette d’Epoca) si intendono tutte le bici da corsa su strada costruite fino al 1987, incluso sia con cambio che senza cambio, quali quelle costruite alla fine del 1800 o all’inizio del 1900>>.

Punti ristoro e ospitalità Durante il percorso sono previsti dei punti di ristoro a Morimondo, Besate, Borgo Zelata (Km 22), Pavia e Parasacco. Inoltre è possibile pernottare nelle Case Vacanza d’Atmosfera di Borgo Zelata  e nelle strutture selezionate dagli organizzatori di questa imperdibile gara: vi aspettiamo !

Silvia Faccio

circuito di Ottobiano apre la stagione 2018 del Campionato Europeo Supermoto

Il circuito di Ottobiano apre la stagione 2018 del Campionato Europeo Supermoto

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Il circuito Internazionale South Milano prevede la partecipazione di tutti i migliori piloti della specialità 

Il Circuito di Ottobiano aprirà la stagione 2018 DEL CAMPIONATO SUPERMOTO con la prova di avvio prevista per sabato 24 e domenica 25 marzo 2018. Il tracciato di Supermoto proseguirà poi con le tappe di Albaida (Spagna) il 22 aprile, di Poznan (Polonia) il 10 giugno, di Thessaloniki (Grecia) il 15 luglio, di Pas de la Casa (Andorra) il 29 luglio e del Sestriere in Italia il 9 settembre quando saranno assegnati i titoli in palio.

Saranno i migliori piloti della specialità, provenienti anche da altri continenti, a rendere le gare di altissimo livello, con un buon numero di partecipanti, tra i quali il francese sei volte iridato Thomas Chareyre e pilota da battere anche nel campionato europeo avendo conquistato il doppio alloro, continentale e mondiale, nel 2017.

QUANDO sabato 24 e domenica 25 marzo 2018

DOVE DORMIRE trascorri il tuo Week-End nelle Case Vacanza d’Atmosfera di Borgo Zelata.